domenica 23 marzo 2014

Parliamone



Navigando nella rete mi sono imbattuta in questa immagine, se non erro risalente al 1895, pubblicato da famiglia cristiana.
Ecco, non è che ho molto da dire, se non che ringrazio incessantemente il fatto di essere nata, con il carattere che mi ritrovo, in quest'epoca.
Sarei sicuramente stata ripudiata, esiliata, avrei pagato le conseguenze della mia animata ribellione.
Oppure in una vita passata sono stata donna in quell'epoca?!
Mi spiegherei il temperamento che mi ritrovo ad avere.



Ma per non risparmiarci nulla.....




che dire?!

mercoledì 19 marzo 2014

The dark side of the moon

C'erano una volta dei piccoli spazi di buio profondi,
 la loro provenienza era sconosciuta, ma il loro arrivo determinante.
La vita, fino ad allora scorreva tranquilla e i giorni fluivano lenti, ripresentando ogni volta
percorsi e parole già vissute, giorni in cui una piccola novità, un piccolo diversivo
pareva una cometa improvvisa che squarciava il cielo, facendo sentire un brivido di adrenalina
correre dalla schiena alla testa.

Ecco che una sera poi, capisci che lo spazio buio ha una porta, hai paura ad entrarci, ti avvicini, esiti e ti dici che dopotutto non può esserci nessun problema, che li nessuno sa chi sei, nessuno ti conosce e puoi fingere di essere chiunque, essere il tuo alter ego.

Ma una volta lì molte delle tue certezze crollano, più ti senti spaventata dall'oscurità che ti avvolge più capisci che lì domani ci tornerai, ma giusto giusto lo spazio di un secondo, non di più.

Ed eccoti nel limbo.

Una realtà distorta, un caleidoscopio di forme, colori, suoni, sapori, voci, sensazioni.
Una mancanza c'è, precisa, sarebbe quella determinante per dare un nome esatto all'illusione ottica creata da quell'aggeggio, ma più pensi che farai a meno di quell'ultimo tassello del puzzle più la tua anima arde alla ricerca di quello.

E così passi un lungo periodo a brancolare nel buio, seguendo quella piccola maledetta lucina che, a volte, intravedi.
La lucina del giochetto dai mille colori.
Poi lo trovi, l'ultimo tassello,
furtivamente lo accarezzi , lo annusi, ti ci sfiori le labbra quasi per assaggiarne il sapore.

Ma il gioco è bello finché dura poco, perché lo sai che devi uscire da quella porta, chiudere alle spalle tutto senza voltarti.
Uscire e chiudere, niente di più facile.
Uscire, chiudere e dare voce, esorcizzare il tutto
condividendo con chi ami.
Ma io sono capace di non voltarmi?

No, mai.

A volte mi volto, sbircio, sorrido e sono felice, ma vado comunque avanti,
quel buio ha fatto rinascere in me la voglia di luce,
di mettere in chiaro dei punti fermi,  di amore profondo e vero,
avevo occhi troppo abituati a vedere solo in chiaro per poter contemplare il sole.
Solo voltandomi a guardare le tenebre capisco che poi così buio non è
se vedo la luna.







domenica 9 marzo 2014

Silenziosi risvegli

live


I miei risvegli sono spesso così.
Il parabrezza un po' sporco, come i miei occhi stropicciati dalla notte ancora vicina,
le vette delle montagne come amici che si abbracciano in un girotondo attorno a me,
le nuvole appena illuminate per darmi il buongiorno senza  disturbare il mio lento e freddo risveglio,
il cavo della linea telefonica come a ricordami che è l'unico legame qui al resto del mondo, a ricordarmi che qui c'è
il silenzio.

Il silenzio
Così tanto agognato da chi qui non ci vive, da chi questo posto se lo gode solo in vacanza o nei week end, da chi si risveglia nel trambusto e nella frenesia di una metropoli.
Da quelli che mi dicono che non so la fortuna che ho ad essere qui, che pagherebbero per starci ( ma intanto non ci sono).
Da quelli che non capiscono cosa significhi esattamente viverci qui, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Un silenzio non ricercato, imposto.

Non ho ancora capito esattamente che ci faccio qui, credo di essere nata in viaggio su una nuvola e per questo non sento appartenenza in nessun luogo, anche se poi  ci resto profondamente legata da un piccolo filo invisibile.

Amore/odio
Il rosso e il nero

Dovrei avere la possibilità di scegliere dove vivere e per quanti mesi in base alle stagioni dei miei stati d'animo.
Negli anni in cui l' ho fatto ho vissuto, alternati, periodi nel silenzio e periodi nel caos
quando stai troppo tempo nel primo senti il bisogno del secondo e viceversa.
Sicuramente tornerei e resterei qui nel periodo più bello, quello della rinascita, la Primavera.

Non capisco, non comprendo il motivo per cui io sia nata in queste zone.
So per certo che il mio progetto originario era quello di nascere in un luogo dove dalla finestra avrei potuto scorgere navi in partenza e altre in arrivo.
Ma forse ho solo sbagliato epoca.  

"Ma io voglio vivere il presente senza fine.
Il giorno davanti a cui fugga questa notte.
Voglio lontananze d'azzurro per me.
Riprenditi la tua libertà, il tuo orgoglio inutile,la tua precarietà.
Domani parto, cambio vita e altitudine."
                                                                    (Battiato) 






martedì 4 marzo 2014

Vibrazioni

Pare che tutti, o almeno molti,  siano alla continua ricerca dell'anima gemella, la metà della mela (concetto che non concepisco, secondo me sono due interi ad unirsi, non due metà che fanno uno).

 Ho un modo tutto mio di pensare all'anima gemella.
 Non penso che necessariamente ci si debba riferire all'amore di coppia, siamo inclini ad alludere ad un compagno di vita, magari da sposare.
Anche, si, ma non solo.
Credo che l'anima gemella non debba essere per forza del sesso opposto, della stessa età, della stessa razza.
Magari la si ritrova in un bambino, un anziano, uno straniero.
Persone incrociate per puro caso che per un attimo si affiancano al tuo cammino.
Trovandotele accanto ti assale una strana sensazione, quasi un'antica nostalgia che ti porta a scavare nella memoria per farti ricordare dove già hai visto quella persona, perché avverti ciò che prova, ciò che sta per dire?
Riconosci i suoi gesti e i suoi atteggiamenti in un continuo déjà-vu, che ti imbarazza e sconvolge.
Poche parole, sguardi, gesti che portano una potente vibrazione, un viaggio a ritroso di milioni e milioni di vite passate.
Un'introspezione al di là del tempo, un viaggio astrale nelle proprie profondità.

Non so nemmeno se anima gemella sia il nome giusto.
 Anche perché tutto questo mi fa pensare che non sia solo una, credo ce ne siano molte sparse in giro per il mondo.
Anime della stessa vibrazione.
Alcune le incontriamo, le ritroviamo, altre no.
Alcune le amiamo e magari ci condividiamo la vita,
 alcune le generiamo,
 alcune prima le odiamo (perché ci fanno da specchio) e poi le riconosciamo,
alcune sono perfetti sconosciuti che ti sfiorano e, dopo che l'hanno fatto, niente sarà più come prima,
nel bene e nel male.

Io alcune, poche, pochissime a dire il vero, le ho ritrovate.
La mia principale è donna.
E la amo immensamente.