Ho un modo tutto mio di pensare all'anima gemella.
Non penso che necessariamente ci si debba riferire all'amore di coppia, siamo inclini ad alludere ad un compagno di vita, magari da sposare.
Anche, si, ma non solo.
Credo che l'anima gemella non debba essere per forza del sesso opposto, della stessa età, della stessa razza.
Magari la si ritrova in un bambino, un anziano, uno straniero.
Persone incrociate per puro caso che per un attimo si affiancano al tuo cammino.
Trovandotele accanto ti assale una strana sensazione, quasi un'antica nostalgia che ti porta a scavare nella memoria per farti ricordare dove già hai visto quella persona, perché avverti ciò che prova, ciò che sta per dire?
Riconosci i suoi gesti e i suoi atteggiamenti in un continuo déjà-vu, che ti imbarazza e sconvolge.
Poche parole, sguardi, gesti che portano una potente vibrazione, un viaggio a ritroso di milioni e milioni di vite passate.
Un'introspezione al di là del tempo, un viaggio astrale nelle proprie profondità.
Non so nemmeno se anima gemella sia il nome giusto.
Anche perché tutto questo mi fa pensare che non sia solo una, credo ce ne siano molte sparse in giro per il mondo.
Anime della stessa vibrazione.
Alcune le incontriamo, le ritroviamo, altre no.
Alcune le amiamo e magari ci condividiamo la vita,
alcune le generiamo,
alcune prima le odiamo (perché ci fanno da specchio) e poi le riconosciamo,
alcune sono perfetti sconosciuti che ti sfiorano e, dopo che l'hanno fatto, niente sarà più come prima,
nel bene e nel male.
Io alcune, poche, pochissime a dire il vero, le ho ritrovate.
La mia principale è donna.
E la amo immensamente.
io la chiamo prossimità.
RispondiEliminapensi che valga con una sola persona?
ci sono aderenze diverse, cose diverse. e hai ragione, non c'entra per forza l'amore, a volte è molto altro.
però nel mio caso non credo che potrebbe mai essere un uomo.
Ho sbagliato nel rispondere, è poco più sotto ;)
EliminaDa ragazzina ero molto attratta dal mito delle anime gemelle, il mito secondo cui nell'altro si dovesse trovare la compensazione alle proprie mancanze. Al di là dell'amore, mi piace pensare di averne trovate tante lungo la mia strada, di età, sesso, caratteri diversi, ma alcune non le ho sapute coltivare.
RispondiEliminaMagari non è colpa tua, non sei tu che non le hai sapute coltivare.
EliminaForse sono loro che semplicemente non ti hanno riconosciuta ;)
Prossimità. Anche.
RispondiEliminaAssolutamente non con una sola persona.
Ma nel mio riconoscerle non ci vedo uomo o donna,
ci vedo un anima che ha la stessa vibrazione della mia ;)
Risposta a Red
EliminaForse per condizionamenti, per educazione, per elettività inconscia, o chissà, trovo sempre la mia "prossimità" più gemella in elementi dell'altro sesso. Per quanto mi esponga e non sia ritroso al rapporto sincero anche con maschi, difficilmente ottengo gli stessi risultati di complicità e "vibrazioni" di un rapporto con una donna. Certo non parlo di amore e quindi di un rapporto di coppia tradizionale. ;)
RispondiEliminaMi sembra di capire che per i maschi è molto più complicato :)
RispondiEliminaEppure credo esista anche per voi questa cosa, in alcuni uomini l'ho vista!
Forse estraniarsi completamente dalla nostra sessualità e ascoltarsi, non guardare l'altro come maschile o femminile.
Non dico sia facile ma, secondo me, fattibile ;)
In realtà non ho mai pensato di avere anime gemelle al di fuori di quella 'amore'.
RispondiEliminaNon perché necessariamente non esistano, semplicemente tra le persone che ho intorno non ne riconosco una che sia 'me'.
Amo profondamente le mie sorelle, son tutte e quattro legatissime a me e viceversa, penso siano la cosa più vicina a me che potrei mai avere, ma comunque per milioni di motivi non le rivedo mie anime gemelle.
Forse perché già semplicemente la mia testa non ha mai associato questo concetto a persone 'in generale', come ho scritto nella prima riga del commento, diverse da quella del compagno di vita.
Oppure forse son troppo selettiva io... ci riflettevo l'altro giorno per una sciocchezza discussa con la mia coinquilina.
In generale ho sempre pensato che l'anima gemella è quella si, che ti compensa, quella estremamente differente da te anche a costo di litigarci giorni e giorni.
Poi, come sempre succede nella vita, mi son guardata meglio ed ho capito: l'anima gemella è semplicemente quello che saresti tu in un altro corpo. Però non identica, perché le cose troppo uguali a me, a lungo andare, infastidiscono quasi, anche se sembra un paradosso.
Questo post da moltissimi spunti, davvero, se scrivessi tutto quello che mi hai portato alla mente non finirei più ihih, quindi mi fermo qui anche se non sono sicurissima di aver detto poi qualcosa di concreto ma io, come sempre, mi capisco da sola :-p
Un abbraccio :)
Stella io ho visto molto di concreto in quello che hai scritto, mi fai sorridere perché penso un po a come sono io: mille concetti nella testa, poi quando scrivo e rileggo penso al caos che ho buttato li su un foglio virtuale :)
RispondiEliminaMa vedo che alla fine c'è sempre qualcuno che capisce, qualcuno che riflette e porta alla luce pensieri nuovi.
Si, l'anima gemella può essere un' altra te ma con altre mille sfumature diverse dalle tue, per questo il nome "gemella" stonava nei miei pensieri.
Oppure qualcuno con cui c'è un legame sepolto da migliaia di anni e non capisci da dove nasce, da dove arriva.
Mi piace confrontarmi con te! Anche tu hai fatto nascere moltissimi spunti in me ora, grazie.
Un bacione
Trovi sempre argomenti interessanti Lapiz (il .Lo posso ometterlo? dimmi te ^^), e questo post lo dimostra, anche perchè appunto, dal titolo, si può pensare che si parli della visione più "canonica" dell'anima gemella, poi leggi e trovi un punto di vista differente... trovandolo assolutamente interessante, anche perchè la diversità, il confronto sono SEMPRE un arricchimento, mai un limite. Perciò, la mia personale e primissima "visione" della cosidetta anima gemella è appunto quella "classica", nel mio caso quindi la compagna da avere accanto. Che tra l'altro non è affatto semplice da trovare, ho letto "qualcuno" parlare di selettività, beh anche io ne ho molta, sempre avuta, e senza dilungarmi più di quanto già non stia facendo dico semplicemente che mi ha portato sempre a farmi svariate domande, a guardare ogni volta nel profondo, di me stesso e degli altri, ad osservare con attenzione nella speranza di intravedere ciò che andavo cercando. E non lo trovavo, c'era poco da fare, neanche in un brutto fac-simile. Poi accade che quando non te l'aspetti... bum, arriva d'improvviso non ciò che cercavi, ma di più, e allora... lì, direi, riconosci la tua anima gemella, e ti lasci travolgere, volontariamente, dalla sua presenza accanto a te.
RispondiEliminaMa venendo al tuo punto di vista, sicuramente condivido con te che esistano persone che però io definisco più "affini", o "molto compatibili", non anime gemelle. Persone che magari non senti o vedi per mille motivi molto spesso, e quando capita... è come se il tempo non fosse mai passato, se fosse rimasto lì, fermo, allo stesso punto, alle stesse cose. Oppure altre che, silenziosamente, sanno esserci sempre, e capirti con uno sguardo, e viceversa. Ho la fortuna di poter avere, nella mia vita, qualche persona a me "affine", e penso siano presenze preziosissime ed indispensabili.
Buona giornata a te, perdona le mie divagazioni, ma il tema mi ispirava :)
Grazie Maurizio, Lapiz va benissimo ;)
RispondiEliminaNessuna divagazione da perdonare, anzi, a rischio di essere ripetitiva ti dico che mi piace davvero molto sentire tutti i pareri e punti di vista.
Sei molto fortunato a quanto pare!
Una buona giornata a te.