Ho sempre pensato che le parole siano la cosa più importante in ogni tipo di rapporto.
Quindi, cominciare un blog con questo argomento, mi è sembrato anche adatto, se solo non avessi il problema di non essere in grado di prendere tutte le parole che ho nella testa e metterle in ordine, dar loro un senso compiuto, una forma, insomma, un valore.
Quindi chi passa di qui, soprattutto chi mangia pane e blog, e legge tutto questo caos che sto provando ad esprimere, non me ne voglia!
Sono mesi e mesi che ci penso.
E pian piano le parole hanno lasciato posto a nuovi pensieri, si, sempre formati da parole, ma con la consapevolezza, finalmente, della loro provenienza.
Dal cuore.
La testa, convinta da sempre che le PAROLE e la TESTA fossero collegate da un filo invisibile.
In una relazione, di qualsiasi tipo, ho sempre avuto la convinzione che il sentirsi " presa di testa" fosse indice di aver intrapreso la strada giusta.
Ma capisco solo ora che ciò che sentivo, provavo, quel brivido speciale, quel sentirsi sulla stessa lunghezza d'onda, non era testa.
Era l'unica voce che ero in grado di sentire, e che la mente mascherava, IL CUORE.
Non sono qui a parlare d'innamoramento, come molti potrebbero intendere e altri, in passato hanno frainteso.
Io amo.
Chiunque entri nella sfera delle mie parole, dei miei pensieri, delle mie amicizie.
Della mia vita insomma.
Io lo amo.
E c'è una gran bella differenza tra l'amare incondizionatamente e l'innamoramento.
Il semplice "ti voglio bene" è una forma d'amore.
Il cuore ha la sua intelligenza, sa scindere e catalogare perfettamente ogni tipo di rapporto
che hai, al di là di ogni illusione.
Il cuore mica lo freghi.
Mentre la mente MENTE, lui è sincero. SEMPRE.
Diffido di chi usa solo le parole.
Sono incantatori di serpenti, convinti di ammaliare con la loro melodia ipnotica e accattivante.
Le parole servono. Ma non da sole.
Devono seguire il cuore, sgorgare da lui.
Deve essere il cuore a comandare il cervello
Non viceversa.