sabato 22 febbraio 2014

MORTE E RINASCITA

Capita, alle volte, che improvvisamente io smarrisca la strada.
Una strada verso non so dove.
Lo capisco dal fatto che ciò che fino a quel momento era la normalità, la serenità, il ciò che si desidera, in un attimo si trasforma in un turbine di ombre scure e rabbiose. Arriva questa spirale piena di nero e saette e travolge tutto, mentre io resto inerme, senza nemmeno trovare la forza di combattere.
Vittima di me stessa.
Senza la lucidità di comprendere che la spirale sono io, non faccio altro che aumentare la carica e travolgere tutti, soprattutto i più vicini.

Ad un certo punto sono talmente sfinita che mi trascino, salgo in macchina e parto a cercarmi.
Mentre guido, migliaia di pensieri mi attraversano il cervello, alcuni sono spade che trafiggono l'anima e cercano di farmi desistere e tornare indietro.
Altri sono balsami e fragranze profumate, che stanno ad indicarmi che qualcuno, in quel viaggio mi sta accompagnando e poco importa che io sia in grado o meno di vederlo.

Poi mi ritrovo, mi abbraccio emozionandomi, promettendomi di non lasciarmi mai più.

Oggi sono morta e poi rinata nel giro di un paio d'ore.
Ogni volta che succede  arricchisco di consapevolezza quel bagaglio che mi tiro dietro.
La cosa divertente è che a volte è una grandissima valigia pesante, altre è un piccolo zaino
E ringrazio il turbine che mi ha travolta, non ci fosse stato non avrei avuto  la possibilità di  amarmi
più di prima.


.

Oggi sono morta e rinata nel giro di un paio d'ore.
Consapevole che  in me, come in tutti (almeno spero) albergano demoni e angeli, sta a me scegliere chi mettere al comando.
Il problema è distinguerli,hanno tutti lo stesso volto.



9 commenti:

  1. A me piace molto trasformare il demone in tempesta e l'angelo in quiete.

    Modi diversi di vedere le stesse cose. Amo la tempesta, ma non sono demone. Complicato, ma amo capirmi da sola.

    Si muore spesso, ma l'importante è la rinascita. Ad essere sempre mare calmo, sai che noia?Così si cresce, come hai detto tu. Ti insegna più una lacrima che un sorriso, a volte.

    Ben rinata, allora :) Mi piace quello che scrivi.

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    1. Direi che con me stessa non mi annoio nemmeno io, ma sinceramente a volte mi prendere pure a schiaffi ;)
      Interessante il tuo punto di vista, e anche a me piace ciò che scrivi tu.
      Molto!

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  2. Adoro I panni stesi ad asciugare fuori. All'aria e al sole. Appesi su lunghi fili sorretti al centro dai pali di legno. Panni bianchi o colorati che danzano nel vento. Appena posso li fotografo e sono soggetti stupendi. Sanno raccontare le storie della gente.

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    1. Anche a me son sempre piaciuti, fin da bambina.
      L'odore del bucato fresco e la mamma che stende.....un gesto automatico e ripetuto migliaia di volte, di generazione in generazione.
      I panni stesi sono storie da raccontare, sono vita quotidiana, sono le coccole della mamma.

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  3. Molto bello questo post, interessantissimo, confermo la prima, ottima, impressione, sul tuo modo di scrivere e sul tuo spazio. E sono ben lieto di seguirti :)

    Ben rinata anche da parte mia, "rubo" l'augurio di Paola ma... forse me lo concederà, speriamo... ^^

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    1. Ciao Maurizio,per me ricevere i complimenti da te e Stella Paola è un onore.
      Mi fa molto piacere ritrovarti di nuovo qui e che il mio modo di scrivere ti piaccia, è un po' contorto :)

      Grazie a tutti e due per l'augurio di rinascita, l'animo gentile di paola concederà sicuramente ;)

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    2. A me prendono in giro perché ho trasformato in feticcio il fotografare i panni stesi. Ci sono immagini che attirano nascondendone altre all'interno di una grama apparenza. Come una quiete scomposta o un demone sonnacchioso. Vittime di se stessi è comunque la fine più augurabile. Perché la rinascita è assicurata. Sono le ferite inferte dal prossimo quelle che a volte possono rivelarsi fatali. Il gioco è filtrare il prossimo in una personalissima dogana: possiamo farci male solo da soli. Gli altri dovranno lasciare le armi alla frontiera. Qualcuno lo chiama training autogeno, altri buon senso. ;)

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    3. Ciao Lampur, quanta saggezza in queste parole.
      Fotografare e non fermarsi all'apparenza guardando oltre non è roba da tutti!
      Eh si, possiamo farci male da soli e spesso ce lo siamo fatti.
      Poi s'impara e, appunto, si rinasce.
      Io ancora un nome non gliel'ho dato....o forse starebbe bene Amor proprio, che dici? ;)

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