lunedì 7 aprile 2014

Le porte della percezione

     Che l'umanità in genere sarà mai in grado di fare a meno dei Paradisi Artificiali, sembra molto improbabile. La maggior parte degli uomini e delle donne conduce una vita, nella peggiore delle ipotesi così penosa, nella migliore così monotona, povera e limitata, che il desiderio di evadere, la smania di trascendere se stessi, sia pure per qualche momento, è, ed è stato sempre, uno dei principali bisogni dell'anima.   
Aldous Huxley

Ti devi assumere la responsabilità dell’essere qui,
in questo mondo meraviglioso, in questo tempo meraviglioso.
Devi imparare a far contare ogni tuo atto, dal momento che resterai in questo mondo solo per breve tempo,
troppo breve in verità per assistere a tutte le sue meraviglie.
Se non rispondi a questa sfida, è come se tu fossi morto.
Allora, se non pensi che la tua vita debba durare per sempre.
Che cosa aspetti? Perché questa esitazione davanti al cambiamento.
 
Carlos Castaneda


Chi l'avrebbe mai detto che, a trentasei anni suonati, sarei tornata, con un diverso percorso, a leggere frasi e pensieri di Aldous  Huxley e Carlos Castaneda.
Sono improvvisamente tornata ai mie quindici anni, quando sui muri della mia stanza, a differenza di tante mie coetanee, c'era una gigantografia di Jim


A quando non facevo altro che ascoltare The Doors, Bob Marley and the Wailers, Rolling Stones, ecc... e mi guardavano come fossi pazza.
Le quindicenni di allora difficilmente avevano i miei gusti.
 Ero io la strana? Me lo sono chiesta spesso.
Si, credo di si, sempre contro corrente. 
Ma anche no.
Alla fine è un po' come mi sento ora. Solo che allora ero intimidita da questo mio modo di essere, mentre oggi mi piace. Mi fa sentire vera, viva, reale ed irreale.

Non credo sia stato un caso ciò che mi piaceva allora, credo che, inconsciamente, sia stato l'inizio di un cammino evolutivo. Il JIM che mi piaceva ed intrigava non era quello della gigantografia, ma quello tenebroso, poetico, alla ricerca in tutti i modi possibili, anche leggendo Huxley e Castaneda, di un senso del tutto.





C'era qualcosa, in quei miei quindici anni, che dovevo capire ad ogni costo, ma più ci provavo più restavo ingarbugliata nei pensieri e nei ragionamenti della mente.
Più ci provavo, più le prove a cui venivo sottoposta mi annientavano e mi facevano sprofondare negli abissi del nulla.
Non realizzavo che poi, più avanti, avrei capito.
Questi miei pensieri, quindi, si sono assopiti per anni e quando cercavano di tornare in superficie, c'era sempre pronto qualcosa o qualcuno in grado di sopprimerli.

Oggi, grazie alla meditazione (senza l'aiuto dei funghetti di jim eh ;) ), tutto si è risvegliato, tutto ha cominciato a fluire nella chiarezza e nella lucidità del pensiero libero e puro.
Oggi non sono ad un punto d'arrivo, ma ad uno di partenza. 
Oggi IO SONO.










16 commenti:

  1. Di Jim Morrison sinceramente ne so poco, però mi piace il tuo post, soprattutto il finale: quel positivissimo ed evidenziato "Oggi IO SONO", il risveglio di cui parli, la chiarezza e la lucidità che, oggi, ti permettono di capire meglio cosa sei stata prima e perchè, di comprendere ciò che appunto, come scrivevi, venti anni fa ti faceva sprofondare e ingarbugliare la mente... mi piace molto. E dimostra che appunto, c'è un tempo per tutto, per capire e anche per capirsi :) E sempre una nuova prospettiva da cui partire, o ri-partire :)

    Buona giornata e settimana :)

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  2. Ciao Maurizio!
    Si, sono un po' complicata eh.....ma tu sai sempre cogliere la nota giusta di ciò che voglio esprime e che, anche se non sembra, trovo difficilissimo!
    Infatti, come avrai notato, alterno momenti in cui scrivo e mi muovo tra i blog e momenti di silenzio assoluto ma apparente.
    Si perché in realtà sarebbero mille le cose che vorrei dire, oggi sono stata veloce e sintetica con il mio IO SONO ;)
    Alla fine penso proprio che in queste due parole ci sia racchiuso tutto!

    Un abbraccio e splendida settimana a te

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  3. Fai meditazione trascendentale, per caso?

    Moz-

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    1. Si medito, ho una persona speciale che mi sta aprendo questa strada.
      Si tratta di una meditazione un po' particolare potrebbe essere classificata come trascendentale, ma anche no.
      Resta il fatto che consiglierei a chiunque di farlo.
      Tu ne sai qualcosa Moz?

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  4. Meditazione?Interessante :-)
    Non ne so molto, non penso sarei il tipo ma davvero interessante.

    Sempre meglio controcorrente che omologata ai pensieri altrui, sempre pensato, sempre sostenuto, a qualsiasi età.
    Amo le partenze, tardi o presto ci si accorge che dove siamo non è detto sia il nostro arrivo, la nostra destinazione finale.
    Buon viaggio, allora :-))

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    1. Sai che nemmeno io avrei mai detto di me di essere un tipo da meditazione?
      Eppure ha un qualcosa di divino, un incontro vero e reale con te stessa.
      Come se mi fossi innamorata. Di me e degli altri.
      Mai dire mai.... :)
      Il viaggio è meraviglioso, sto cominciando a sospettare che le destinazioni non esistano, sono state un'invenzione per confonderci.
      Un abbraccio!

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  5. Prima ho provato a scrivere ma non ci sono riuscito. Ripeto in breve, bel blog,ben scritto. Ottima struttura e originale. Non è la solita cosa che si legge in giro.

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    1. Peccato il primo scritto non sia rimasto, sono curiosa delle parole scritte per la prima volta ;)

      Comunque grazie, grazie davvero.
      Per una che qui non si sente proprio nel posto giusto, certe parole sono un toccasana.
      Passerò a trovarti, a presto, quindi ;)

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  6. E' soprattutto quel "cambiamento" a non doverci mai spaventare. Foss'anche il solo cambiare tazza per la colazione ;)

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    1. Il cambiamento può anche spaventare, ma non bisogna fermarsi per questo ;)

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  7. Che bella questa certezza cara amaca mia..questa tua sicurezza dell'essere e della persona...
    Adorabile, con i tuoi miti e Morrison e le sue poesie e i suoi versi..
    Tremendamente felice di averti come amica!
    Ti stringo forte!

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    1. Felicissima anche io, di tutto, di ogni cosa.
      Un abbraccio stritolante, smack

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  8. Assumere la responsabilità dell'essere qui è quello che Kant diceva quando parlava del coraggio di diventare "maggiorenni", nel senso di smetterla di avere qualcuno che pensasse per noi e che ci trasformasse in marionette da manovrare a suo piacimento. Diventare maggiorenni è l'unica possibilità che abbiamo per smarcare un'umanità che rischia sempre più in balia di macrorealtà per le quali siamo soltanto numeri.

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    1. Ciao Roscio e benvenuto qui.
      Mi sa che sono maggiorenne da una vita allora :)
      Kant, una vita che non sento pronunciare questo nome, devo tornare. Anche da lui. Si.
      A presto ;)

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  9. Tu oggi sei mia cara, ma anche ieri tu la sei sempre stata , altro che strana...
    Orgogliosa di avere un'amica così!
    Chapeau!

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    1. A volte non servono parole per rispondere a persone dall'animo speciale quale il tuo.
      A volte un abbraccio, se pur virtuale, vale per tutto ciò che vorrei dire!

      Un abbraccio ;)

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